lunedì 21 gennaio 2013

Elezioni Politiche 2013 - La sinistra disgregata

Le elezioni sono davvero vicine, è un momento che attendo con ansia essendo la prima volta che voterò alle politiche, sì le attendo anche da cinica di professione, è infatti proprio da cinica che voglio commentare quel poco di campagna elettorale [causa studio] che sto seguendo. Esattamente voglio commentare la parte che mi sta più a cuore, che è la sinistra. Sono di sinistra, i miei ideali sono quelli, almeno per questo sono perfettamente orientata, e c'è poco da fare. Invece poco orientati, ahimé sono quelli che dicono di essere di sinistra, ma mi sa che questi di orientati non hanno nemmeno i peli a sinistra.
Gli schieramenti della sinistra o pseudo-sinistra sono due: Il primo schieramento è quello del Partito Democratico alleato con Sinistra Ecologia e Libertà con candidato premier Pierluigi Bersani vincitore delle primarie di novembre scorso, l'altro schieramento invece è quello di Rivoluzione Civile che è una lista civica che racchiude Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori e Verdi, il candidato premier è l'ex magistrato Antonio Ingroia, noto per aver indagato sulla Trattativa Stato - Mafia.
In queste settimane si sono succedute richieste di uno schieramento piuttosto che di un altro di ricercare un dialogo fra le diverse anime che accomunano la sinistra, ma i risultati sono stati deludenti, anzi uno dei due schieramenti ha chiesto all'altro di desistere per non confondere l'elettorato perché si potrebbe disperdere il voto regalando nuovamente i voti alla destra o al centro.
Il problema è questo: C'è un partito che dice di essere di sinistra, ma che è composto da persone molto confuse, la dimostrazione sarebbe tutti quegli anni in cui sono stati in Parlamento, soprattutto l'ultimo anno.
L'anno scorso abbiamo avuto un governo tecnico con a capo Mario Monti, un economista, senza ombra di dubbio, di stampo liberista, quindi totalmente opposta a quella che è la linea di un normale partito di sinistra, ora questo partito pseudo di sinistra praticamente ha votato tutte le riforme fatte dal governo Monti, vi dirò di più questo è uno dei partiti che l'ha voluto al governo insieme a un esponente di centro-destra e uno di centro, praticamente questo governo tecnico è riuscito a coalizzarli tutti, con la scusa che nel 2012 l'Italia avrebbe riflettuto sul lascito del governo precedente, e in più sarebbe stato anche un buon motivo per cambiare la legge elettorale, il famoso Porcellum.
Questo ovviamente non è avvenuto, è passato più di un anno e il porcellum ce l'avremo anche per queste elezioni creando disorientamento e sfiducia.
Ma continuiamo con la situazione della sinistra, il partito pseudo di sinistra, che adesso rivelo è: il Partito Democratico, meglio conosciuto come PD, che è dato nei sondaggi come possibile vincitore di queste elezioni, quindi probabilmente avremo come Presidente del Consiglio Bersani. Cosa ha deciso di fare il partito di Vendola (Sinistra Ecologia e Libertà)? Di coalizzarsi con il partito che danno per vincitore. Già Vendola aveva partecipato alle primarie del centro-sinistra, ma le ha perse contro Bersani e Renzi che sono risultati i due candidati che si sono poi scontrati definitivamente per il ballottaggio, Vendola ha sostenuto Bersani, perché ritiene che fra Bersani e Renzi, quello più di sinistra è Bersani. La mossa di Vendola non è stata totalmente sbagliata, certamente pur di far entrare il suo partito in Parlamento ha preferito coalizzarsi con quello che è dato per vincitore, peccato che lui provenga da una cultura di sinistra che è completamente opposta a quella piddina, che sono una marea di persone confuse in primis Rosy Bindi, ma anche lo stesso Bersani, la Finocchiaro, Renzi e via discorrendo. Vendola non ha provato a considerare di potersi alleare con quello che era il suo ex partito: Rifondazione Comunista, a cui deve la vittoria del 2005 in Puglia [con questo non voglio dichiararmi di Rifondazione, anzi ho espresso assai critiche su questo partito, ma che trovo fondamentale per la vittoria della sinistra radicale in parlamento] così come con il PdCi di Diliberto, i Verdi di Bonelli e l'IdV di Di Pietro, peraltro sempre stati contigui sulla sua linea. Vendola andrà in Parlamento ma non c'andrà purtroppo a testa alta come poteva andarci se si alleava con questi partiti. Credo che in questi giorni lo stesso Vendola si sia un po' pentito sulla scelta fatta di appoggiare Bersani, anche perché si vocifera di un possibile accordo post-elettorale con i centristi con a capo Mario Monti, cosa che Vendola non riesce a digerire di buon grado visto che la sua linea è totalmente opposta. Vendola, al contrario di Bersani, non ha visto nella lista di Ingroia una lista nemica, ma purtroppo non avendo vinto lui le primarie, si accontenta di essere subalterno a Bersani. Se Vendola si fosse alleato con quella che è attualmente la lista civica di Ingroia avrebbero sicuramente ottenuto più del 20%, e avremmo avuto dei parlamentari più decenti da portare in Parlamento, nonostante il porcellum, ma così non è stato. Personalmente non vedo Ingroia come buon premier, forse perché è nuovo della politica, non ha dimestichezza, considerando gli anni passati nelle aule giudiziarie la politica la mastica poco, lo avrei preferito come futuro Ministro della Giustizia di un improbabile governo Vendola, ma così non è stato. Questo sbaglio che è costato caro a Vendola ha fatto sì che io prendessi questa decisione: Votare Rivoluzione Civile, perché penso che c'è bisogno di sinistra, vera, non finta. Nonostante tutte le critiche che si possono fare e le imperfezioni della lista è quella che più merita, nei sondaggi le danno più del 5%, mi auguro vivamente che possa crescere di qui al prossimo mese, sperando di avere finalmente dei buoni possibili parlamentari.

3 commenti:

  1. Rivoluzione civile è di sinistra? Bella novità. :P
    A parte il fatto che ho scoperto a 17 anni che destra e sinistra non esistono più in Italia, seppure fossimo ancora provvisti di queste due fazioni, credo che Ingroia non rientrerebbe in nessuna delle due in quanto ennesimo prodotto di questa fantapolitica postberlusconiana. Non abbiamo più dei politi, ma solo dei politicanti. Vero che bisogna votare il meno peggio, ma ancor più vero che bisogna fuggire per sopravvivere all'Italia.
    Long live Italy! Spero di rivederti un giorno.

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    1. Esistono la destra e la sinistra, e dubito che a 17 anni tu abbia capito qualcosa. ;)

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    2. Se esistono, o si sono nascoste molto bene o non sono di certo quelle storiche. E se non sono quelle storiche, per me, non esistono.

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