martedì 3 settembre 2013

GIRLS. Una serie televisiva reale, che parla di tutte noi.

Wow, siamo già a settembre, il mese che io detesto follemente un po' per gli esami universitari, un po' perché storicamente l'ho sempre detestato anche per brutti accadimenti di cui non voglio parlare.
Comunque stavolta non mi va di parlare di politica o di qualcosa che vagamente la ricorda, ma di una serie televisiva che mi è piaciuta tantissimo che voglio consigliarvi: GIRLS. 
Il nome è proprio questo, semplicemente GIRLS, la serie è ambientata a New York, esattamente Brooklyn, ed è la storia di quattro ragazze, anche se si concentra sulle vicissitudini di una in particolare, la protagonista nonché Hannah Horvath aspirante scrittrice, laureata in lettere, precaria e mantenuta dei genitori, che hanno deciso di decurtarle il mantenimento per responsabilizzarla trovandosi nella dispersione totale.
Per quanto la trama possa in qualche modo ricordare Sex and The City, GIRLS è lontana mille miglia dalle avventure di Carrie Bradshaw e delle sue amiche. La protagonista è anche la regista della serie tv, Lena Dunham, un'attrice lontana dal mondo di Hollywood, una personalità fuori dagli standard, una ragazza che ha un aspetto fisico che non ricorda per nulla quello delle dive odierne. Lena non è magra, anzi, è bella paffuta e non ha un viso che fa impazzire, è una ragazza normalissima e lo è anche nella serie, non mancano scene di nudo, la si vede spesso in topless proprio per far vedere la naturalezza della sua persona. La regista e attrice di GIRLS con questa serie tv vuole cercare di avvicinare un pubblico di vere ragazze, in carne ed ossa, anzi più carne che ossa, vuole raccontare le vicissitudini di una ragazza di venticinque anni appena laureata in un periodo di crisi nera come il nostro, le fatiche, le paure di non raggiungere i propri sogni. Hannah, come le sue amiche, cerca di trovare una stabilità che non c'è, in un periodo storico che di certezze non ne dà, tra semi-amori, semi-lavori, semi-tutto ne esce una serie tv imperdibile che consiglio vivamente. 
Mi sento molto Hannah Horvath, sbadata, imperfetta, sfigata e senza nessuna certezza in tasca.
Incorono la regista e attrice Lena Dunham tra i miei miti, che per avere 27 anni ed essere figlia di due artisti ha saputo rappresentare la precarietà dei giovani della mia età, che non importa se sono a New York o a Roma, o chissà dove, perché abbiamo in comune tutti la stessa cosa: l'instabilità e l'incertezza di vivere la vita che ci siamo sempre sognati.
GIRLS è lontana da Sex and The City per molteplici ragioni, ovviamente la prima è che le protagoniste di GIRLS sono tutte ventenni, in Sex and The City sono delle trentenni affermate che possono permettersi delle scarpe firmate e una vita Mondana con la M maiuscola. GIRLS è girato a Brooklyn e non nella bellissima e inaccessibile Manhattan tanto amata e celebrata da Carrie nel telefilm.
Non voglio scrivere nient'altro, merita la visione, credetemi.


3 commenti:

  1. Mi hai proprio incuriosita a proposito di questo telefilm. Io sono una patita di Sex and the city, ma ammetto che le situazioni in cui si trovavano le protagoniste erano lontane anni luce dalla nostra realtà!

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  2. Ho guardato alcuni episodi. L'idea è molto buona ma dopo un po' l'ho trovato monotono e in certe situazioni difficile da digerire... sarà che la crisi la vivo sulla mia pelle e non mi va di guardarla anche in tv... ho trovato interessante la regia, credo che sia la sua strada... :-)

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  3. Anche a me è piaciuta tantissimo questa serie, proprio perché è impossibile non sentirsi in sintonia con quanto vivono le protagoniste (ahimè). In Hannah poi potevo riconoscermi particolarmente, a parte la naturalezza del suo personaggio, con lei ho in comune il percorso di studi (ancora non terminato, però) e qualche sogno nel cassetto.
    Davvero uno dei migliori telefilm in circolazione al momento, secondo me. Ha inquadrato perfettamente la "nostra" realtà.

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